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mercoledì 30 Aprile 2025
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Studio Oxfam: 3,7 mld di dollari l’anno verso offshore da quattro big del farmaco

Oxfam ha pubblicato nei giorni scorsi un nuovo rapporto dal nome “Prescription for poverty” che mette in luce gli impatti diretti e indiretti sulla salute e sulle diseguaglianze economiche riconducibili a quattro tra le più importanti imprese del settore farmaceutico: Pfizer, Merck, Johnson & Johnson e Abbott Laboratories.
Tutte aziende molto note per i farmaci da banco di uso comune ma anche per numerosi farmaci salvavita che producono.
Si legge infatti in una nota che Oxfam ha condotto un’analisi sui bilanci consolidati depositati dalle società capogruppo negli USA delle quattro aziende e ha esaminato i bilanci pubblici di ben 359 filiali dei quattro gruppi in 19 Paesi per il periodo 2013-2015, riscontrando tracce di possibili trasferimenti di profitti in altri Paesi con fiscalità agevolata.

Tanto è vero che Elisa Bacciotti, direttrice delle campagne di Oxfam Italia ha dichiarato: «L’aggressiva pianificazione fiscale, senza verosimilmente contraddire le prescrizioni di legge, pone seri interrogativi sul rispetto dello spirito delle normative fiscali e di quell’equità fiscale, cui alcune delle compagnie esaminate dichiarano esplicitamente di ispirarsi nella propria mission e politica societaria». Insomma, un conto è dire e un altro è fare.

In pratica Oxfam stima che il potenziale trasferimento di utili verso Paesi con fiscalità agevolata possa aver comportato per gli Stati di competenza perdite fiscali complessive sino a raggiungere 3,7 miliardi di dollari l’anno per il triennio considerato.

In particolare per l’Italia la contribuzione fiscale da parte dei quattro giganti del farmaco potrebbe aver causato una minore entrata annua da circa 270 milioni. Un ammanco davvero importante con cui, per esempio, sarebbe possibile vaccinare almeno 10 milioni di ragazze nel mondo contro il papilloma virus. Perché questo esempio? Semplicemente perché nel mondo, a causa della neoplasia provocata dal virus, muore una donna ogni due minuti.

Non per niente quasi il 90% dei decessi riguarda donne residenti nei Paesi in via di sviluppo e il focus del rapporto di Oxfam è proprio dichiarare che alcune importantissime case farmaceutiche mettono a repentaglio la salute e la vita dei cittadini, privando i governi di importanti risorse erariali che potrebbero venire utilizzate e investite nel potenziamento dei sistemi sanitari pubblici.
Oltre a tutto questo emerge che spesso viene utilizzata, da parte delle potenze del farmaco, una forte influenza per evitare il contenimento del costo dei farmaci, compromettendo quindi la possibilità di molti per l’accesso alle cure.

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