RIBUTI Tasse locali, 2.364 euro dalle tasche degli italiani I dati, relativi ai balzelli di Regioni, Province e Comuni, sono stati elaborati dai tecnici della Camera. I contribuenti più tartassati sono i lombardi, in Campania le tasse più ‘leggere’ Tasse locali, 2.364 euro dalle tasche degli italiani ROMA – Una cifra di tutto rispetto quella che esce dalle tasche di ogni cittadino italiano per fare fronte al “fisco locale”: stando ai conti elaborati dai tecnici della Camera, i contribuenti pagano 2.364 euro a testa. I dati si riferiscono ai balzelli di Regioni, Province e Comuni sulle informazioni fornite dalla Copaff, la Commissione paritetica per il federalismo fiscale. Le cifre, elaborate per favorire l’esame dei provvedimenti ora in arrivo in Parlamento, sono relative al 2008, l’ultimo anno disponibile. Il cittadino, quindi, ha pagato in media 1.932 euro di tasse alle Regioni, 344 euro ai Comuni e 88 euro alle Province. Dallo studio emerge che i più tartassati, nelle regioni a contabilità ordinaria, sono i cittadini lombardi con 2.697 euro pagati a testa a tutti gli enti territoriali. Le tasse ‘locali’ più leggere sono invece quelle pagate dai campani che ogni anno sborsano ‘solo’ 1.657 euro per finanziare le amministrazioni territoriali, con una differenza pari al 63%. Le Regioni che pagano di più. Oltre la Lombardia, sono otto le Regioni che pagano di più di 2.364 euro. Tra i contributi più alti ci sono, a sorpresa, quelli della Basilicata che ammontano, tra Regione, Comune e Province, a 2.571 euro. Terzi sono i contribuenti del Lazio (2.546 euro); seguiti da Emilia e Toscana (rispettivamente a 2.541 e 2.501 euro pro capite). Superano la media anche Piemonte, Liguria, Umbria e Marche. Chi paga meno. Nella parte bassa della classifica , sotto i 2.000 euro, ci sono i cittadini della Campania (1.657 euro) del Molise (1.726 euro) e dell’Abruzzo (1.994 euro). Finanziamenti dallo Stato. Dalle statistiche emergono anche gli importi dei trasferimenti fatti dallo Stato per finanziare la spesa corrente delle amministrazioni regionali. In questo caso, il Molise, che è il penultimo in classifica per livello di tassazione, risulta al primo posto ricevendo dallo Stato 1.353 euro per cittadino. Al contrario la Lombardia è penultima per trasferimenti (solo 175 euro a testa) bruciata solo dai 166 euro procapite che il Piemonte intasca dallo Stato. L’importo dei trasferimenti per le regioni ordinarie è in media di 331 euro. Sotto la media sono così anche le Marche (197 euro), la Basilicata (207 euro), la Calabria (208 euro), il Veneto (211 euro) e il Lazio (217 euro). Seconda casa, per i liguri l’Ici più salata. Seconda casa ‘salata’ per gli abitanti della Liguria. La media dell’imposta comunale sugli immobili sulla seconda casa è stata di 170 euro pro capite, ma i liguri ne pagano 243 a testa. Risparmiano invece i lucani che pagano ‘solo’ 86 euro a testa, così come i calabresi che ne spendono 95. Rifiuti, in Campania la tassa più cara. Ammonta a 128 euro pro capite l’anno, contro una media di 78 euro, la tassa per i rifiuti a carico dei cittadini della Campania, regione che per questa voce si piazza in testa alla classifica. Anche i cittadini dei comuni pugliesi sono piuttosto ‘salassati’ su questo fronte con 105 euro pro capite versati alle amministrazioni municipali. La tariffa sui rifiuti più bassa è invece quella pagata dai veneti con 24 euro pro capite all’anno. Cara auto, in Toscana l’assicurazione più costosa. I cittadini delle province toscane sono quelli che spendono di più per l’imposta sulle assicurazioni r.c. auto, con 44 euro l’anno, contro una media di 37 euro. L’imposta sull’assicurazione dell’automobile più bassa è quella pagata dai cittadini abruzzesi (26 euro) e molisani (28 euro).
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