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lunedì 10 Marzo 2025
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Ue, giganti web dovranno fornire dati fiscali su utilizzatori piattaforme, ok Parlamento a Dac7

I riflettori dell’Unione europea ancora puntati sugli affari stellari realizzati dalle big tech proprietarie delle piattaforme commerciali e social. Via libera dalla plenaria del parlamento europeo, riunita il 10 marzo scorso, alla revisione della Direttiva sulla cooperazione amministrativa (Dac7) proposta a luglio dalla Commissione europea e approvata l’1 dicembre dai ministri delle Finanze dell’Unione. Una volta che la normativa revisionata sarà definitivamente approvata le nuove regole entreranno in vigore dal 1º gennaio 2023. Questa volta l’Europa punta a trasformare i giganti del web in “collaboratori fiscali”, obbligandoli a fornire in automatico alle Amministrazioni finanziarie dei singoli stati i dati di coloro che utilizzano le loro piattaforme, con pesanti sanzioni graduali in caso di inottemperanza delle regole che potrebbero arrivare anche allo stop dell’accesso al mercato.   

La normativa si applicherà dentro e fuori l’Unione europea. Le piattaforme con sede in aree extra Ue dovranno registrarsi in uno stato dell’Unione e inviare le preziose informazioni fiscali che verranno poi condivise con gli altri paesi membri. oltre a Google e Amazon, anche Facebook, Instagram, Airbnb dovranno informare il fisco sull’identità degli operatori. Le aspettative degli organismi europei sull’efficacia della nuova direttiva sono a largo spettro. La raccolta dei dati richieste si ritiene che sarà molto efficace per contrastare l’evasione Iva, dazi e imposte sul reddito.

 Le attività che andranno segnalate riguardano quasi tutti i settori: l’affitto di immobili e mezzi di trasporto, la fornitura di servizi, la vendita di beni, investimenti e prestiti nell’ambito del “crowfunding”. Le informazioni richieste includono le generalità dei venditori oltre i dettagli degli importi pagati in ogni trimestre. I locatori degli immobili saranno tenuti a descrivere le proprietà affittate. Una volta che la normativa revisionata sarà definitivamente approvata le nuove regole entreranno in vigore dal 1º gennaio 2023.

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