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sabato 27 Luglio 2024
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Web tax, G20 accelera su introduzione prelievo globale

Forte accelerata sul versante dell’introduzione di una web tax globale. In sede di G20 di
venerdì scorso è stato deciso che entro giugno prossimo si dovrà chiudere un accordo per
individuare una tassazione minima a cui sottoporre le multinazionali del web. La
Commissione Ue, dal canto suo, ha manifestato ambizioni anche più alte, rendendo noto
che per la metà di quest’anno sarà formulata una seconda proposta (successiva a quella del
2018) di una nuova Direttiva che riguarderà l’intera economia digitale.

Nel frattempo i singoli Stati, tra cui l’Italia, la Francia e la Spagna, hanno anticipato i tempi introducendo
forme di tassazione, sulla falsariga della proposta di Direttiva del 2018, limitate ad alcuni
servizi digitali (pubblicità mirata, messa a disposizione di interfaccia multilaterale, cessione
di dati generati dall’accesso alle piattaforme digitali) forniti ad utenti che si avvalgono di
dispositivi geolocalizzati sui rispettivi territori.

Tuttavia, queste iniziative unilaterali, ancorchè pregevoli nell’intento di assicurare agli Stati un livello minimo di prelievo sulle
web companies, rischiano di creare fenomeni di doppia imposizione economica, laddove la
fornitura di un medesimo servizio digitale sia “intercettato” dalle discipline domestiche di
due Stati, ad esempio, quando in uno Stato sono rilevanti i ricavi del soggetto che inserisce
messaggi pubblicitari su una piattaforma di terzi e in un altro Stato sia rilevante il ricavo del
soggetto titolare della piattaforma che ospita la pubblicità.

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